Può essere difficile capire quando si ha a che fare con i bambini iperattivi e cosa fare. Un bambino estremamente vivace, che sente il bisogno di muoversi continuamente e che fatica a mantenere a lungo l’attenzione focalizzata non sempre rientra nella casistica che il DSM-IV identifica come “disturbo da deficit dell’attenzione / iperattività” (ADHD – Attention-Deficit / Hyperactivity Disorder).

Dinamismo e vivacità sono atteggiamenti comuni in età infantile e indicano uno sviluppo sano del fanciullo. E’ solo quando prendono il sopravvento, interferendo con il funzionamento individuale, sociale e scolastico del bambino, che è il caso di rivolgersi ad un esperto in psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza.

Il dott. Claudio Cresti riceve a Livorno e nel suo studio insegna come gestire bambini difficili in classe e a scuola, organizzando anche corsi di formazione alla genitorialità.

Alcuni consigli da seguire sono:

• creare degli spazi di sfogo: proporre passeggiate all’aria aperta, sport, attività divertenti; in casa predisporre una camera dove sia possibile giocare senza il controllo diretto del genitore, in libertà, senza timore di rompere e rovinare alcunché.
• mantenere l’ambiente curato e in ordine, evitando tv sempre accesa e musiche ad alto volume, che possono eccitare una mente sempre a caccia di stimoli.
• favorire ritmi regolari di sonno: la stanchezza – anche se apparentemente sembra il contrario – può favorire una reazione iperattiva.
• stabilire regole comportamentali da applicare con costanza.
• incentivare i momenti di attenzione, provando anche a prolungarli nel tempo.
• favorire le regole alimentari